Il piano UE per l’economia circolare, una “rivoluzione” sostenibile

Le risorse limitate e i cambiamenti climatici rendono necessario il passaggio da una società del tipo “produzione-consumo-scarto” a un’economia a zero emissioni di carbonio, sostenibile dal punto di vista ambientale, libera dalle sostanze tossiche e completamente circolare entro il 2050. L’economia circolare taglierebbe le emissioni di CO2, stimolando allo stesso tempo la crescita economica e creando opportunità di lavoro.

L’economia circolare è un modello di produzione e consumo basato sulla condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti. In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo.

Ci troviamo di fronte a un aumento della domanda di materie prime e allo stesso tempo a una scarsità delle risorse: molte delle materie prime e delle risorse essenziali per l’economia sono limitate, ma la popolazione mondiale continua a crescere e di conseguenza aumenta anche la richiesta di tali risorse finite.

Grazie a misure come prevenzione dei rifiuti, ecodesign e riutilizzo dei materiali, le imprese europee otterrebbero un risparmio e ridurrebbero le emissioni di gas serra. La produzione dei materiali che utilizziamo ogni giorno è responsabile del 45% delle emissioni di CO2.

A partire da marzo 2020, dopo una serie di azioni e misure, nel marzo 2022, la Commissione UE ha pubblicato il primo pacchetto di misure per accelerare la transizione verso un’economia circolare. Le proposte includono il potenziamento dei prodotti sostenibili, la responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde, la revisione del regolamento sui prodotti da costruzione e una strategia sui tessili sostenibili.

Nel novembre 2022, la Commissione ha proposto nuove regole a livello europeo sugli imballaggi. Queste comprendono una proposta per migliorare il design degli imballaggi, dotarli di etichettatura chiara e incentivare il riutilizzo e il riciclo. La proposta include anche una transizione verso plastiche a base biologica, biodegradabili e compostabili.

La circolarità e la sostenibilità devono essere integrate in tutte le fasi della catena del valore per raggiungere un’economia completamente circolare: dalla progettazione alla produzione, fino al consumatore. Il piano d’azione della Commissione europea ha stabilito sette aree chiave, essenziali per raggiungere un’economia circolare: plastica; tessile; rifiuti elettronici; cibo e acqua; imballaggi; batterie e veicoli; edifici e costruzioni.